Secondo l’indagine OCSE sulle competenze degli adulti in Italia, il nostro Paese si posiziona ancora una volta sotto la media internazionale in literacy, numeracy e problem solving. I dati evidenziano che oltre un terzo degli adulti italiani tra i 16 e i 65 anni possiede competenze di base inadeguate, soprattutto nella comprensione di testi e nella risoluzione di problemi pratici.
OCSE competenze adulti Italia: i dati principali
L’indagine Piaac (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) realizzata dall’OCSE nel 2022-2023 ha coinvolto 31 Paesi e ha mostrato come l’Italia sia ferma rispetto alla precedente rilevazione del 2011-2012.
- Literacy: punteggio medio di 245 (media OCSE: 262).
- Numeracy: punteggio medio di 244 (media OCSE: 262).
- Problem Solving adattivo: punteggio medio di 231 (media OCSE: 266).
Questi dati collocano l’Italia tra i Paesi con le peggiori performance, mettendo in luce un problema strutturale che necessita di interventi urgenti.
Oltre un terzo degli adulti ha competenze limitate
La situazione più preoccupante riguarda la literacy: il 35% degli adulti italiani ha un livello pari o inferiore al livello 1. Questo significa che molte persone sono in grado di comprendere solo:
- Testi brevi e semplici, con informazioni esplicitamente indicate.
- Elenchi organizzati e istruzioni di base.
Di contro, solo il 5% degli italiani raggiunge livelli elevati (4 o 5) nella lettura e nella comprensione di testi complessi. La media OCSE è più del doppio, pari al 12%.
Basse competenze matematiche (Numeracy)
In numeracy, il 35% degli adulti italiani riesce a svolgere solo:
- Calcoli di base con numeri interi.
- Operazioni semplici con il denaro.
- Lettura e interpretazione di grafici con poche variabili.
Questo livello di competenza impedisce di risolvere problemi matematici più articolati, come calcolare percentuali o interpretare grafici complessi. La percentuale degli high performer in numeracy in Italia è solo del 6%, contro una media OCSE del 14%.
Risoluzione dei problemi: Italia in ritardo
Nel problem solving adattivo, la situazione è altrettanto critica. Il 46% degli italiani raggiunge un livello di competenza pari o inferiore al livello 1, dimostrando difficoltà nella risoluzione di problemi pratici anche con poche informazioni. Solo l’1% degli adulti si colloca ai livelli più alti, contro il 5% della media OCSE.
Perché l’Italia è in ritardo?
Diversi fattori contribuiscono a questa situazione:
- Sistema educativo: inefficace nel fornire competenze adeguate al mondo del lavoro.
- Formazione continua: carente rispetto agli altri Paesi OCSE.
- Disallineamento tra il titolo di studio e le competenze richieste dal mercato del lavoro.
Basti pensare che il 40% dei lavoratori svolge mansioni non in linea con il proprio titolo di studio e che il 18% è sotto qualificato rispetto alle esigenze professionali.
Come migliorare le competenze degli adulti in Italia?
Per colmare il gap con gli altri Paesi OCSE, è necessario:
- Investire nella formazione continua per adulti.
- Modernizzare il sistema educativo con un focus sulle competenze pratiche e digitali.
- Favorire l’allineamento tra istruzione e mercato del lavoro.
Inoltre, occorre rafforzare le competenze di literacy e numeracy fin dai primi cicli di istruzione, promuovendo programmi mirati di apprendimento.
OCSE competenze adulti Italia: Conclusione
L’indagine OCSE sulle competenze degli adulti in Italia evidenzia un quadro allarmante: un terzo della popolazione adulta fatica a comprendere testi brevi e risolvere problemi semplici. Per migliorare la situazione è fondamentale puntare su istruzione, formazione continua e interventi mirati per ridurre il divario di competenze con gli altri Paesi OCSE.
Lascia un commento